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San Rocco: protettore dei Cani

Aggiornamento: 17 set 2021

Il 16 agosto si festeggia San Rocco, il protettore dei cani. Non a caso, infatti, il santo è raffigurato insieme al migliore amico dell'uomo. Ecco il perché.

Rocco non era italiano, ma francese. Nacque a Montpellier in una famiglia agiata della grande borghesia mercantile tra il 1345 ed il 1350. Secondo la tradizione, una volta morti i genitori e donate ai poveri tutte le sue ricchezze, lasciò la Francia e si mise in cammino verso l’Italia. Scelse l’Italia, dove infuriavano pestilenze e guerre, perché, percorrendo la via dei pellegrinaggi, la cosiddetta via Francigena, sperava di raggiungere meglio il suo scopo: quello di curare i pellegrini ammalati, di consolarli, ma soprattutto di alleviare le sofferenze degli appestati, di quei derelitti, cioè, che nessuno voleva, di quegli sventurati per i quali non c’erano speranze. Atttaversando l’Italia, lavorò per anni in favore di questi malati ed operò anche guarigioni considerate miracolose. Ma a Piacenza, dove giunse nel luglio 1371, mentre assisteva gli ammalati di peste dell’Ospedale di Santa Maria di Betlemme, si ammalò egli stesso.


Non solo non trovò nessuno disposto a curarlo, ma addirittura si ritrovò cacciato dagli altri ammalati, stanchi dei suoi lamenti. Trascinatosi fino a Sarmato (a 17 km dalla città), Rocco si riparò in una grotta ad aspettare la morte.


mentre il santo giaceva moribondo in una grotta, un cane (pare Breton) che si era accorto di lui, lo aiutò a guarire portandogli ogni giorno un pezzo di pane rubato alla tavola del suo ricco padrone. Il suo gesto così sensibile fece il miracolo e San Rocco dopo qualche giorno inaspettatamente guarì.

Da quel momento il santo non si separò più dall'animale e, una volta guarito, non tornò in Francia, ma riprese la sua attività a favore degli appestati per la quale ancora oggi è ricordato.





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