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Che cos'è il pedigree

Aggiornamento: 18 nov 2020

Carissimi lettori, ancora troppo spesso sentiamo proprietari sostenere di aver acquistato il proprio cane "senza Pedigree perché, tanto, non mi serve: io mica voglio fare le gare di bellezza".

L'idea che il pedigree sia solamente un pezzo di carta che serva solo per le esposizioni di bellezza, facendo aumentare il prezzo del cane che ne è provvisto è, purtroppo, una diceria consolidata per i più. Oggi vorremmo sfatare questo falso mito e spiegarvi quanto sia utile questo documento!


Per prima cosa, vi poniamo un quesito: chi ha mai sentito parlare del Decreto Legislativo n. 529, del 30 dicembre 1992? Il decreto chiarifica il concetto di “animale di razza” e stabilisce che: solo gli animali che abbiano il pedigree possano essere definiti “di razza” ed essere venduti come tali (anche quei soggetti che sono morfologicamente simili ma non abbiano la documentazione).

LO RIBADIAMO: per la legislazione italiana la vendita di cani proposti come “di razza”, senza che questa qualità sia attestata dal pedigree, è vietata. Infatti, all”art. 5, il decreto stabilisce che


“è consentita la commercializzazione di animali di razza […]  esclusivamente con riferimento a soggetti iscritti ai libri genealogici o registri anagrafici, di cui al precedente art. 1, comma 1, lettere a) e b), e che risultino accompagnati da apposita certificazione genealogica, rilasciata dall’associazione degli allevatori […] Salvo che il fatto costituisca reato, chiunque commercializza gli animali indicati nei commi 1 e 2 in violazione delle prescrizioni ivi contenute è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da L. 10.000.000 a L. 60.000.000 (all’epoca, la valuta era ancora la Lira).


Insomma, la commercializzazione è riservata esclusivamente agli animali accompagnati da pedigree!


Ma che cos'è il pedigree?

Il pedigree è il certificato di iscrizione a uno dei Registri del Libro Genealogico. Viene emesso e stampato esclusivamente nella sede centrale dell’ENCI e viene spedito all’allevatore o alla Delegazione ENCI di competenza territoriale del nuovo proprietario del cucciolo se questo viene indicato all’atto della presentazione della domanda di iscrizione.



Il certificato genealogico (o pedigree) garantisce che l’iscrizione del cane sia avvenuta secondo le procedure che scaturiscono direttamente dalla normativa emanata per decreto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.


Nel pedigree vengono annotati:

  • I dati anagrafici del cane (razza, nome, sesso, nascita)

  • Il numero d’iscrizione ad uno dei Registri del Libro genealogico;

  • La genealogia del cane (genitori, nonni, bisnonni e trisnonni);

  • Chi, tra gli antenati, è stato campione di bellezza o di lavoro

  • Eventuali controlli sanitari per le displasie.

Inoltre sono riportati i dati anagrafici del proprietario, dell’allevatore ed i diversi passaggi di proprietà avuti del cane.

Vedete come il pedigree non sia un "semplice foglietto" , ma racchiuda fondamentali informazioni per comprendere al meglio salute, attitudine e genealogia del nostro cane. Non stiamo parlando, quindi, di un “attestato di nobiltà” !!! Il pedigree non rende “meno prestigioso” un animale che ne è sprovvisto, ma dovrebbe fungere da garanzia sulla selezione del cucciolo: genitori sani, senza malattie genetiche ed ereditarie, una maggior certezza sul carattere e comportamento ecc.

Senza pedigree, la genetica è sconosciuta! Prendete come esempio l'immagine fornitaci dall' Associazione "I Ca de Castiù..e non solo". Vedete la mamma (meticcissima) che con tutta probabilità si è accoppiata con un cane tipo Pit Bull. Sono nati due fratellini:

Il primo, del tutto simile alla mamma (metticcissimo anch'esso), il secondo, sembrerebbe all'apparenza un vero e proprio Pit Bull. Se il fratellino 2 (pit) si dovesse accoppiare, magari proprio con una femmina di Pit Bull, Gregor Mendel ci insegna che nascerebbero cuccioli mix Pit e mix meticci. Insomma: un gran casino!

E finché parliamo di estetica, va anche bene.... Ma se quel carattere ereditario fosse invece una malattia genetica? Se parlassimo di displasia, epilessia, disfunzioni cardiache, mielopatia degenerativa ecc.... Direi che è ora di finirla con l'accoppiamento di esemplari non testati!


Che colpa ne hanno quei cuccioli che nascono malati? Che senso ha mettere al mondo altri meticci quando i canili sono comunque pieni?


Purtroppo ancora in troppi credono che questo documento non serva realmente a nulla ed i "cagnari", ovvero quelli che vedono nel cane solo business, ci marciano sopra! E chi compra questi cani, va ad alimentare un mercato nero come la pece!!! Troppo spesso si sente di sedicenti allevatori che propongono cuccioli con due prezzi: "con pedigree costa X, senza pedigree te lo do alla metà" ! SCAPPATE! Il cane o ha il pedigree o non lo ha. Punto fine. O stiamo parlando di un cane di razza, oppure di un meticcio. Non ci sono né se ma che tengano!

Inoltre, le pratiche per questo documento, non costano un mucchio di soldi, (come vogliono farvi credere), ma la cifra si aggira attorno ai 50,00 € !!!!


Ribadiamo che tutti i cani hanno la stessa dignità e lo stesso valore affettivo: se però si vuole la razza pura, essa dev’essere certificata. In caso contrario ci sono tanti dolcissimi “cani fantasia” che attendono una famiglia nei rifugi!

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