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Quando si amano "troppo" gli animali

Aggiornamento: 29 mag 2020

Quanti di voi, cari lettori, sostengono di amare il proprio animale domestico? Sicuramente, e ce lo auguriamo, in molti. Nella maggior parte dei casi parliamo di un sentimento normale, ben equilibrato e sempre corrisposto, ma alcune volte si sfocia in un amore esagerato.


I nostri animali diventano surrogati di rapporti personali spesso più difficili da costruire. Capita ad esempio che categorie più sole, come anziani e single, vedano nei loro compagni a quattro zampe un amico su cui riversare tutto il proprio affetto e i propri sentimenti di amicizia e amore. Cosa succede quando questo rapporto viene estremizzato? Quando Micio e Fido sono viziati, non hanno regole e limitazioni,  vengono tenuti in borsetta e trattati da bambini con addirittura vestitini e scarpette,  si siedono a tavola con noi e sono addirittura imboccati, rischiano di perdere la propria natura ed identità. Se il cane perde la caninità e il gatto la felinità significa che non abbiamo più rispetto del cane e del gatto.


Umanizzando i nostri animali, creeremo figure gerarchicamente forti ed importanti le quali si sentiranno autorizzate a fare ciò che vogliono ed a comportarsi come il leader della famiglia con conseguenti comportamenti anche di grave importanza. Anche se si pensa di far bene, umanizzare è una forma di maltrattamento etologico perchè non si rispetta l’identità dell'animale.


Allora impariamo ad amare gli animali per quello che sono: ANIMALI appunto, i quali hanno istinto, necessità, sentimenti e natura differenti dalla nostra. Gli animali domestici fanno parte della famiglia, giocano con i bambini, ma le regole per vivere in armonia tutti insieme devono rispettare la loro naturale libertà, senza condizionamenti umani troppo forti e vincolanti.

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