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Impronta Urbana per un cane più educato

  • lacasadeitini0
  • 25 ago 2020
  • Tempo di lettura: 3 min

Sempre più spesso i nostri amici a 4 Zampe ci accompagnano nella vita di tutti i giorni. Sono con noi nelle passeggiate in città, al bar per l'aperitivo, seduti accanto a noi sulle panchine del parco.


Ma siamo davvero sicuri che il nostro cane abbia tutte le competenze per avventurarsi con serenità in questi momenti?


Molto spesso la risposta non è per nulla affermativa, anzi. E' consuetudine osservare cani che tirano in maniera pazzesca al guinzaglio, che abbaiano alla vista di altri cani o persone, che non riescono a stare fermi e tranquilli mentre il compagno umano beve un caffè. La cosa assurda è che, molte volte, quest'ultimo non si rende conto del disagio manifestato dal proprio "migliore amico" o peggio, non è in grado di supportare il proprio cane in città. Per questo motivo è nato il progetto Impronta Urbana che ha l'obiettivo di sensibilizzare ed educare il proprietario ad una corretta “gestione” del cane soprattutto nell'ambito cittadino.


Un vero e proprio brevetto attraverso il quale il cane Impronta Urbana sa come comportarsi, ed è soprattutto accompagnato da un proprietario responsabile che conosce sia le regole urbane (quindi responsabilità civile, penale e regolamenti per poter entrare nelle varie strutture commerciali) sia come gestire il proprio animale in ogni contesto che si può verificare nella vita di tutti i giorni. Ciò permette una serena convivenza sia tra chi ama i cani sia per coloro che non li possiedono aumentando l’accoglienza e la tolleranza e quindi una presa di conoscenza da parte dei cittadini tra cani educati e non, con una maggiore accettazione dei primi.

IL RISPETTO PRIMA DI TUTTO


La metodologia di insegnamento ha le sue fondamenta sulla profonda conoscenza reciproca e sull'educazione ambientale, avvalendosi di nozioni di educazione e rieducazione del cane, psicologia canina, studio delle dinamiche sociali e delle regole urbane concernenti gli animali. Attraverso le esperienze positive, il cane apprenderà più facilmente e con più motivazione quali comportamenti siano da assumere in un contesto urbano: non tirare al guinzaglio, non abbaiare a cani e persone, rimanere tranquillo al bar, in edicola o seduto ad una panchina.

La particolarità del progetto, rispetto ad altri brevetti cinofili, sta proprio nella variabilità del contesto in cui si opera, la città appunto. Mentre in un campo di addestramento è possibile "pilotare" gli stimoli, in ambiente urbano tutto è possibile. Il binomio (cane + proprietario) può incrociare dei bambini che corrono o che giocano a pallone, biciclette, altri cani che abbaiano con insistenza, rumori improvvisi. Ecco che l'unicità di Impronta Urbana si basa proprio sulla generalizzazione degli stimoli. Naturalmente, ad inizio percorso, il cane viene messo nella condizione migliore per apprendere. Vengono aumentati poco alla volta ed in un ambiente sicuro gli stimoli. In questo modo anche il compagno umano impara a gestire le difficoltà dell'amico a 4 zampe.

Successivamente, si riporta quanto appreso in città per iniziare la graduale generalizzazione. Anche il brevetto stesso, valutato da giudici FISC, viene organizzato in un contesto urbano reale, senza attori o scene studiate a tavolino. In questo modo si ha la totale consapevolezza che il cane brevettato sia veramente educato in ambiente urbano e, di conseguenza, negli altri contesti di vita quotidiana.


Un cane brevettato Impronta Urbana è un cane ben voluto nelle strutture turistiche e nei locali pubblici, è una sicurezza per i cittadini, aumenta la tollerabilità ed incrementa notevolmente la cultura cinofila. Il primo responsabile è il proprietario il quale, con grande senso civico e di rispetto verso il prossimo, deve raccogliere le deiezioni, tenere il cane al guinzaglio ed aiutarlo, attraverso l'educazione, a vivere serenamente nella nostra caotica società. Solo così. fintamente, i nostri amici a 4 zampe saranno veramente accettati.


Tutte le info relative al progetto, corsi ed istruttori sul sito ufficiale della FISC

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