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Il Richiamo

  • lacasadeitini0
  • 3 ago 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Il richiamo è forse l’esercizio più difficile di tutta l’educazione, quel momento in cui dobbiamo fidarci del nostro cane ed essere sicuri di aver costruito con lui un rapporto così buono da permetterci di liberarlo anche in luoghi non necessariamente recintati. Spesso il proprietario evita di liberare il cane, proprio per paura che non torni o, se lo libera, diventa matto nel tentativo di recuperarlo.

Ma perché il cane non risponde al mio richiamo? Ecco alcune fra le motivazioni che possono rispondere alla questione:

  • Perché è distratto da altri stimoli, olfattivi o visivi (altri cani, odori, persone, ecc.);

  • Perché quando è libero non interagisco mai con lui (es. in area cani lo lascio libero tutto il tempo di fare ciò che vuole, facendomi gli affari miei al cellulare o parlando con altre persone);

  • Perché quando lo chiamo è il momento di tornare a casa: il cane ha capito che il richiamo è associato alla fine del divertimento;

  • Perché l’ho chiamato troppe volte inutilmente;

  • Perché l’ho sgridato quando non è tornato;

  • Perché non ha capito cosa vorrei che facesse;

  • Perché non ho costruito un buon richiamo e la giusta intesa col mio cane.

Come vedete, sono molti i problemi che si possono incontrare nel richiamo. Alla base di tutto, occorre mettere in atto una comunicazione chiara e coerente. Dobbiamo spiegare al cane che dopo il VIENI c'è una "festa", non certo una punizione per non aver risposto alla nostra richiesta. Chi di voi tornerebbe al richiamo se dovesse ricevere uno schiaffo o una solenne sgridata?

Nel richiamo, il cane deve inoltre rinunciare a ciò che di bello sta facendo (seguire uno stimolo, annusando un odore, seguendo la traccia di qualcosa di molto interessante) per correre da noi. Ma noi siamo all'altezza per frapporci in quella situazione?

Ecco che il richiamo va costruito! Non possiamo pretendere che il cane sappia già che azione svolgere dopo il VIENI. Con pazienza e tanta motivazione, insegniamogli che se torna da noi, il divertimento è assicurato! Mettete giù quel telefono e concentratevi sul vostro cane: giocate, fate qualche esercizio impostato sempre sulla motivazione e liberatelo nuovamente. In questo modo sarà entusiasta di tornare da voi! Insomma, non lasciatelo allo sbaraglio! Ricordate che siete sempre due amici che si fanno una passeggiata in libertà ASSIEME.

E soprattutto attenzione alla vostra postura ed al tono di voce. Se chiedete al cane di tornare da voi in tono minaccioso e perentorio, addirittura avvicinandovi a lui irritati, otterrete l'effetto contrario. Credete nelle potenzialità del vostro cane, dategli veramente fiducia e lavorate sulla motivazione e sul rapporto sincero, allora non avrete problemi! Parola di Tino :D

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